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Libro Bianco Sezione II
Aspetti economici e di mercato
di Giacinto Matarazzo
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Sezione I    

RFID Tecnologia & applicazioni
Fondamenti delle tecniche e cenni sulle applicazioni
di una tecnologia silenziosamente pervasiva

 

 

di Paolo Talone
    Giuseppe Russo

    Fondazione Ugo Bordoni

Revisione sezioni tecniche:
Carlo Medaglia, RFID LAB - CATTID - Sapienza Univ. Roma

Revisione sezione allocazione frequenze :
Francesco Troisi, Ministero delle Comunicazioni

Collaborazione alla Parte I e documentazione fotografica:
Ubaldo Montanari, AIM e Gruppo di lavoro Federcomin
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Sommari Sezione I

RFID Tecnologia & applicazioni

  SOMMARIO
•  ELENCO DELLE FIGURE
•  ELENCO DELLE TABELLE

Versione originale
5 dicembre 2006


Parte I

Introduzione agli RFID

Questa parte si caratterizza come una sezione introduttiva, dedicata al lettore con meno dimestichezza con le tecnologie RFID.
Vengono introdotte tutte le problematiche tecniche che verranno poi approfondite nelle altri parti del libro.
La parte si presta pertanto anche ad una lettura indipendente dal prosieguo del testo, dopo la quale è possibile passare direttamente alle problematiche frequenziali o a quelle economiche.
Vengono illustrati:

  • Le nozioni preliminari su TAG, Reader e sistemi RFID
  • Categorizzazione tecnologica degli apparati RFID
  • Applicazioni dei sistemi RFID e Standard tecnologici ed allocazione
  • Standard tecnologici ed allocazione delle frequenze
  • Costi della tecnologia e prospettive economiche
Versione originale
5 dicembre 2006

Parte II

Tecnologia RFID

In questa parte vengono illustrati gli aspetti realizzativi attinenti a TAG e Reader.
Essenzialmente per quanto riguarda:

  • Categorizzazione di base nella tecnologia RFID, che si fonda:
  • sulla tipologia di alimentazione che porta a distinguere i TAG tra passivi, semi passivi e attivi;
  • sui principi fisici della comunicazione tra TAG e Reader che porta a distinguere tra TAG ad accoppiamento induttivo o elettromagnetico.
  • Antenne e conseguenti problemi di orientamento e polarizzazione, che influiscono significativamente sulle prestazioni del sistema.
  • Caratteristiche di memoria e contenitori di TAG, che giocano un ruolo di primo piano nel progetto delle applicazioni.
  • Aspetti di sicurezza, recentemente molto discussi e che potrebbero costituire un fattore ostativo per la diffusione massiva degli RFID negli articoli destinati alla vendita al pubblico.
  • Architettura dei sistemi RFID, che rappresenta un modello di ambiente per lo sviluppo delle applicazioni.
Versione originale
5 dicembre 2006

Parte III

Codifiche e modulazioni nei sistemi RFID
Si tratta di una parte dedicata ad approfondimenti tecnologici, che presuppone conoscenze di base nelle tecnologie impiegate per la trasmissione radio.
Vengono pertanto illustrati alcuni aspetti tecnici della radiocomunicazione tra TAG e Reader:
  • Codifica dei dati, ovvero il modo di generare un segnale binario a partire dai dati che il dispositivo (TAG o Reader) ha in memoria. Vengono trattate anche tecniche che sfruttano la codifica per ottenere trasferimento di potenza o particolari effetti nelle modulazioni del segnale radio.
  • Tecniche di modulazione del segnali radio, con particolare riguardo a sistemi rivolti a TAG passivi che richiedono accortezze particolari. Vengono anche forniti cenni sulla struttura dei ricevitori.
  • Tecniche di interrogazione del Reader e tecniche di risposta dei TAG (Protocolli anti collisione). Vengono anche trattati metodi di sincronizzazione tra interrogazioni e risposte, specie nei casi in cui molti TAG e diversi Reader condividono la medesima distanza operativa.
Versione originale
5 dicembre 2006

Parte IV

Ulteriori
Tecnologie di prossimità

In questa parte sono presentate alcune tecnologie in qualche modo “contigue” alle applicazioni RFID. Queste tecnologie hanno in comune tra loro la radiocomunicazione “di prossimità”, differiscono invece per le applicazioni per le quali sono state progettate.
Si tratta essenzialmente di due gruppi:

  • RFID con tecnologie UWB (Ultra Wideband), RFID a standard WiFi, apparati NFC (Near Field Communication). Si tratta di tecnologie a tutti gli effetti impiegate per applicazioni RFID, ma non illustrate in precedenza per non appesantire la trattazione, centrata sulle tecnologie impiegate nei sistemi a larga diffusione.
  • ZigBee e Wibree. Si tratta di tecnologie pensate per applicazioni differenti da RFID, ma che, per le loro caratteristiche intrinseche, potrebbero essere impiegate come TAG attivi ad alte prestazioni, offrendo anche caratteristiche particolarmente innovative. Valgano come esempio le reti “mesh” realizzabili con ZigBee.
Versione originale
5 dicembre 2006

Parte V

Standard e protocolli di comunicazione

Questa parte è dedicata agli standard di comunicazione, problema di fondamentale importanza per la tecnologia RFID, come per tutte le applicazioni che richiedono interoperabilità tra entità diverse ed intercambiabilità tra apparati di differenti costruttori.
L'articolazione della Parte V è la seguente:

  • Vengono introdotte dapprima le problematiche internazionali, con particolare attenzione alle diverse condizioni operative nei consorzi privati (EPCglobal) negli enti pubblici di normativa (ISO), fornendo anche un quadro internazionale degli enti ed associazioni collegate
  • Successivamente viene illustrata la normativa prodotta dai due grandi enti ISO ed EPCglobal, con particolare interesse per i nuovi TAG RFID passivi “Generation2”, i maggiori candidati all’applicazione massiva sui singoli oggetti (corrispondente alla produzione di centinaia di miliardi di TAG da parte dell’industria)

Versione originale
5 dicembre 2006

Parte V
I
Allocazione in frequenza

Questa parte è dedicata a problemi di fondamentale importanza per la tecnologia RFID, come per tutte quelle basate sulla radiofrequenza:

  • L'allocazione delle bande dello spettro radio alle applicazioni RFID
  • Le potenze consentite nella trasmissione radio.

L'articolazione della Parte VI è la seguente:
  • Vengono introdotte dapprima le problematiche internazionali, con particolare attenzione alle diverse condizioni operative in Europa e negli Stati Uniti.
  • Successivamente viene illustrata la normativa europea, ponendo attenzione ai recenti sviluppi nell'assegnazione della banda UHF, candidata ad ospitare applicazioni massive e di nuova generazione per l'identificazione dei singoli oggetti.
  • Infine viene illustrata nel dettaglio la normativa nazionale che fa capo al “Piano Nazionale Ripartizione delle Frequenze”, ponendo l'accento sull'adeguamento, atteso nel mondo della produzione, alla nuova normativa europea.

Nuova versione
20 dicembre 2006


Parte VI
I
Appendici & Bibliografia
In questa parte sono contenute:
  • Le citazioni bibliografiche delle pubblicazioni consultate per la stesura del volume.
  • Una piccola appendice dedicata alla misura della potenza emessa dai trasmettitori RF
  • Una appendice sul ruolo di EPCglobal per il codice universale per l’identificazione di oggetti.
  • Una illustrazione (a margine dell’appendice precedente) sui codici a barre monodimensionali (correntemente usati) e su quelle bidimensionali (di nuova generazione).
  • Viene infine illustrato un compendio degli standard EPCglobal, ISO ed ECMA attinenti gli RFID, riportandone l’elenco, i riferimenti e l’abstract originale (in inglese) ove disponibile.
Versione originale
5 dicembre 2006